Decano delle aree protette astigiane, il Parco è uno dei luoghi con la maggior concentrazione di biodiversità di tutto l’ambito collinare monferrino. Posto tra l’Alto e il Basso Monferrato, si estende su un ripiano che digrada verso il Tanaro. Il grande valore naturalistico dell’area è rappresentato dal patrimonio forestale, composto da fustaie di querce. Interessante è la presenza di alcune stazioni di faggio che crescono alla quota minima per il Piemonte (130 m). Queste stazioni, cosiddette “abissali”, sono una residua testimonianza delle faggete, ben più diffuse in zona, al termine dell’ultimo periodo glaciale.
L’ambiente naturale del Parco trova ulteriore fascino nelle sue origini, essendosi evoluto da un complesso di formazioni sedimentarie risalenti al Pliocene (5,4 – 1,8 milioni di anni fa) che evidenziano successioni ricche di reperti fossili di organismi marini che abitavano l’antico Golfo Padano.
Se vuoi approfondire: https://www.astipaleontologico.it/aree-protette/parco-naturale-di-rocchetta-tanaro/cinque-motivi-per-visitare-il-parco-naturale-di-rocchetta-tanaro/