14 Giu 2016
Il Museo Paleontologico continua a crescere!
Il Museo Paleontologico cresce e inaugura il nuovo spazio sotterraneo.
Obiettivo: ospitare le collezioni fossili entro ottobre, mentre è già in funzione l’acquario.
In autunno anche la mostra sugli affreschi barocchi nella Chiesa del Gesù.
Un assaggio della bellezza che in un futuro prossimo diventerà il Museo Paleontologico: è quello che i visitatori hanno avuto domenica 12 giugno ad Hastagems. Durante la mostra mercato dedicata a minerali, conchiglie e pietre lavorate (mai ricca di materiali come quest’anno), è stato inaugurato il nuovo spazio sotterraneo in cui troveranno presto posto i grandi cetacei fossili e le collezioni di conchiglie.
Per ora c’è l’acquario preistorico, con forme di vita che richiamano a quelle dei fondali del mare che 20 milioni di anni fa ricopriva le attuali colline torinesi: ieri gli astigiani si sono messi in coda per farsi conquistare dal silenzioso movimento di coralli, pesci, spugne.
“Il nostro obiettivo – ha annunciato Gianfranco Miroglio, presidente del Parco paleontologico astigiano – è rendere fruibili entro ottobre il nuovo spazio museale, collocandovi le nostre collezioni, e la Chiesa del Gesù, in cui il Comune allestirà la mostra temporanea di affreschi restaurati del Seicento provenienti dalla Chiesa di Sant’Anastasio”.
La chiesa del Gesù è destinata a ospitare il salone più prestigioso dei Museo dei fossili: “Abbiamo significative speranze, e già anche qualche certezza, di trovare le risorse indispensabili per avviarne il recupero – ha aggiunto Miroglio – Intanto guardiamo anche ad ampliare la superficie delle aree protette con nuovi progetti condotti insieme alle amministrazioni locali”.
La consigliera regionale Angela Motta, che ha tagliato il nastro del nuovo spazio sotterraneo con l’assessore del Comune di Asti Andrea Cerrato, ha portato ottimismo: “La Regione, pur con i limiti imposti dal bilancio, continuerà a sostenere la ristrutturazione del Michelerio, ma non solo: collaborerà al progetto di valorizzazione che sta prendendo forma con il Distretto Paleontologico. Mi impegno su questo, come ho fatto l’anno scorso per mantenere l’autonomia dell’Ente, risultato che sta raccogliendo ottimi frutti: ringrazio tutto il personale per il lavoro che svolge con abnegazione ogni giorno”.
Anche il Comune è soddisfatto: “Ormai Asti è città turistica a tutti gli effetti: soltanto ieri – ha ricordato l’assessore Cerrato (Turismo, Promozione del territorio) – visitatori tedeschi e francesi si sono mischiati per le nostre strade alle comitive italiane. Il Museo Paleontologico va a completare la fascia turistica dedicata agli studenti e alle famiglie, altro tassello di quel movimento culturale che promuoviamo perché porta a scoprire il territorio nel suo complesso”.
Per il Parco paleontologico c’è anche un altro ambizioso obiettivo: “Decine di mammiferi marini fossili scoperti in terra astigiana sono in giro per il mondo: è ora che tornino a casa” ha detto il direttore Graziano Delmastro.
Intanto nel nuovo spazio museale sotterraneo dove funziona l’acquario, fino al 12 settembre resterà in visione la mostra “Mondi sommersi nella spirale del tempo” con le immagini di Ruggero Pastorino e dei fotografi paleontologi del Museo astigiano. L’esposizione è nata anche grazie al sostegno delle Fondazioni CRASTI e CRT.