LA RINNOVAZIONE NATURALE DEL BOSCO: UN CICLO INFINITO!


LA RINNOVAZIONE NATURALE DEL BOSCO: UN CICLO INFINITO!

Nei boschi non è necessario sostituire gli alberi che cadono o che vengono abbattuti nei diradamenti o per motivi di sicurezza: lo spazio lasciato libero dalle chiome abbattute è
occupato dai nuovi soggetti che nascono spontaneamente per rinnovazione naturale, sia dai semi (1) che cadono dalle piante portaseme sia da pollone.
I polloni (2) sono i nuovi virgulti che si sviluppano dalle gemme dormienti presenti nel ceppo tagliato o dalle radici (3), in alcune specie, come la Robinia, anche a diversi metri dalla ceppaia originaria.

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Piccola radura in cui, tra le erbe, sta crescendo la rinnovazione (4) nata dai semi caduti dagli alberi vicini (5) o trasportati dal vento anche da esemplari più dustanti (6)

PIÙ NECROMASSA, PIÙ BIODOVERSITÀ!
Il legno morto svolge in foresta un ruolo fondamentale nei confronti della biodiversità.
In un albero con la chioma verde la percentuale di cellule vive è molto bassa: circa il 10%; invece in un tronco in decomposizione la percentuale di cellule viventi (prevalentemente funghi, altri microrganismi e insetti) può arrivare al 30-40%!
Purtroppo però gli alberi morti in piedi (7) costituiscono un grave pericolo per la fruizione di sentieri e aree attrezzate e per questo devono essere abbattuti, o quando le condizioni lo permettono, trasformati in totem (8), che decomponendosi lentamente, garantiscono una lunga permanenza della preziosa necromassa.