L’Astigiano è ben fortunato! E questa storia, che pochi conoscono, ha dell’incredibile.
Scopriamola così: nel 1862 emerge dalle sabbie gialle di Cortandone che imprigionano l’anima dell’antico Mare Padano uno dei due esemplari di balena grigia preistorica conosciuti in Italia.
Un fatto straordinario aver rintracciato quello scheletro parziale: è la prova rara di quando nel Pliocene (da 5,4 a 2,6 milioni di anni fa) le balene grigie nuotavano nel Mediterraneo. E la certezza della loro presenza, in quelle acque, è ancora più importante se si pensa che nell’Atlantico settentrionale questi giganti, costretti all’estinzione dalla caccia spietata dei balenieri, non esistono più da secoli (salvo apparizioni sporadiche contemporanee, con partenze tra la California e il Mar del Giappone, come quella avvenuta in Italia nel 2021).
Ma quando gli esperti si mettono a studiare il reperto, non sanno che si tratta dell’antenato della balena grigia e lo classificano diversamente: dovranno passare 135 anni prima di attribuirgli un corretto riconoscimento.
L’incredibile della storia sta anche nel fatto che, forse perché gli scavi furono eseguiti con sapienza, forse semplicemente perché le correnti marine saldarono la presenza delle carcasse in una forzata convivenza nei sedimenti, a poca distanza l’una dall’altra, o forse anche solo per esagerata fortuna, in quel 1862, insieme allo scheletro della balena grigia, si mostrarono a Cortandone anche i resti inattesi di un delfino. Due scoperte simultanee di cetacei pliocenici nella superficie ristretta di un piccolo paese appartato della Valtriversa, che emozione.
E’ una coincidenza rara, ma non unica, per l’Astigiano, terra di fossili riconosciuta dagli studiosi di tutto il mondo: e qui di nuovo la trama riserva un’ulteriore sorpresa. Una ripetizione di quanto avvenne nel 1862, con una doppia scoperta, si è avuta infatti nel 2003, quando due ritrovamenti casuali hanno segnato l’identificazione, quasi negli stessi giorni, di un delfino nel letto del Tanaro ad Asti e di una balenottera in una cava di terra a Chiusano.
E se ancora non bastasse per il vostro stupore, dirò che gli aspetti sorprendenti della storia della balena grigia di Cortandone non finiscono qui. Ma dobbiamo andare per ordine.