Il Capodoglio di Vigliano

CRONACHE DA UN MONDO PERDUTO

Una distesa di acqua popolata da animali piccoli, grandi o grandissimi come squali, balene e delfini, circondata da lembi di terra su cui vivevano mastodonti, rinoceronti, tapiri e tigri dai denti a sciabola. Un luogo che ha saputo custodire questo lontano passato di un mondo perduto.

Dalle colline dell’Astigiano sono emersi reperti fossili unici, studiati dagli scienziati di tutto il mondo e, allo stesso tempo, questi ritrovamenti hanno lasciato un segno indelebile nel ricordo e nell’identità delle comunità locali. Storie di vita, di studi e di passioni universali.

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Il golfo padano nell’Epoca Pliocenica (5,3 – 2,6 milioni di anni fa).

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Un protodelfino (una via di mezzo tra delfino e orca) e 2 dugonghi nuotano nel mare padano

L’ANNO 1929 VOLGEVA AL TERMINE…

Mentre lavoravano nella vigna, Ettore e Carlo Maschio, padre e figlio, videro spuntare una grossa vertebra dalla terra. Un ritrovamento eccezionale, uno scheletro perfetto ma senza cranio, di oltre dieci metri di lunghezza. Una scoperta che mandò in fermento tutto il paese. “Un serpente di mare?” “Un mostro marino?” Ci vollero diversi giorni per liberare le ossa di quel rarissimo reperto … un capodoglio, il re degli abissi! Che imballato con cura fu trasportato al Museo di geologia e paleontologia dell’Università di Torino.

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Le terre emerse ospitavano grandi mammiferi, anche la tigre dai denti a sciabola!

Moby Dick, la balena bianca, e sullo sfondo la nave baleniera Pequod

UN ANIMALE MITICO

Il capodoglio è da sempre considerato simbolo di forza, potenza della natura, caos. Secondo la moderna esegesi il grande pesce mandato da Dio per inghiottire Giona era proprio un capodoglio. alcune tradizioni chiamano Leviatano questo mostro, usando lo stesso termine che Hermann Melville fece pronunciare al capitano Achab nella sua folle caccia alla ‘balena bianca’.

Oggi chiamiamo balene o misticeti solo i cetacei con i fanoni (balene e balenottere) mentre il più numeroso sottordine degli odontoceti (cioè cetacei con denti veri) conta delfini, orche, focene, il capodoglio e molti altri animali rari e minacciati di estinzione.

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Il profeta Giona per intervento divino viene sputato vivo dopo essere stato inghiottito dal “pesce” (capodoglio): è una scena verosimile?
Intorno al 1890 un capodoglio inghiottì
James Bartley, marinaio di una baleniera britannica; quando il cetaceo fu catturato e fatto a pezzi alcuni marinai intravidero con grande sorpresa una scarpa, poi una gamba: Bartley fu estratto vivo dopo ben 15 ore trascorse nella pancia del capodoglio!

IL RITORNO

Dopo anni di oblio nel 2019 a seguito di accordi con l’Università di Torino e la Regione Piemonte, le ossa hanno visto di nuovo la luce nel Museo dei Fossili di Asti: molte erano rivestite con bende e gesso, rimossi da esperti paleontologi per riportarle alla loro condizione originale e rivelare informazioni preziose sull’origine dell’unica specie oggi vivente. In passato esistevano diverse specie di Capodogli e tramite lo studio di questi fossili è possibile seguire la complessa e affascinante storia evolutiva di uno degli animali più intelligenti… dopo l’uomo!

Lo scheletro del leviatano prende forma sotto le mani esperte di paleontologi e paleontologhe del Museo dei Fossili di Asti

CHE FINE HA FATTO LA VIGNA DI ETTORE E CARLO?

È passato quasi un secolo, allora i nostri nonni e bisnonni conducevano un’agricoltura di sussistenza e anche le vigne erano dedicate alla produzione di vino per autoconsumo. Oggi le cosa sono molto cambiate: i vini dell’astigiano sono tra i più pregiati al mondo, quindi le vigne sono rimaste solo nelle aree più vocate, mentre le terre meno produttive sono state riconquistate dal bosco o destinate ad altre colture meno esigenti come le nocciole.

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