Allarghiamo lo sguardo su Calunga e dintorni

Allarghiamo lo sguardo su Calunga e dintorni

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A Calunga
la cascina di De Andrè

C’è persino ancora la vasca dove il piccolo Bicio faceva il bagno, in una casa che, in piena guerra, aveva i rubinetti dell’acqua calda e fredda. Cascina dell’Orto racconta molto degli anni astigiani di De André. Grazie alla cura dei suoi proprietari, la casa è rimasta così com’era, con pavimenti in cotto piemontese e arredi. A fianco c’è la casa dove viveva Nina. Il posto richiama fan, in un paesaggio con vista sulle Alpi. Vale una visita! Prenotazione obbligatoria.

Info: 340.6633189.

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A 5 km
la Riserva naturale dei fossili

Magia del grande affioramento fossilifero (centinaia di specie di molluschi marini) di Valle Botto custodito dal bosco: per accedere e partecipare alla visita guidata occorre prenotare. Ci sono anche una piccola area di scavo per i bambini, panchine e tavolini per sostare. Siamo nella Riserva naturale della Valle Andona, Valle Botto e Valle Grande, poco distante dal capoluogo. Chi può completi l’uscita andando al Museo Paleontologico di Asti.

Info: 0141.592091 (Museo); www.astipaleontologico.it

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A 7 km
il Verneto di Tigliole

Un piccolo bosco di ontani neri, uno dei pochi ancora rimasti nell’Astigiano: un regalo da farsi mentre si cammina lungo la sentieristica del Comune di Tigliole, alle porte di Pratomorone. Nella zona umida La Carolina il rio Sghiarota, come lo chiamano qui, dà asilo a tritoni, rospi, bisce, rane, mentre gli equiseti crescono intorno rigogliosi. Ma i più affascinanti sono gli ontani, slanciati verso il cielo con le radici in acqua.

www.comune.tigliole.at.it/it/page/la-sentieristica

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A 7,5 km
la Madonna di San Giulio sorride

L’ha ammirata di persona, nel 2018, anche Vittorio Sgarbi: è la Madonna con il Bambino, statua di marmo, risalente al Trecento, conservata nella piccola chiesa di San Giulio a San Damiano. L’autore, ignoto, ha ritratto il Bambino che solletica il mento alla Madre, sorridente, le pupille dipinte di nero, un uccellino in mano. La scultura proviene dalla Cattedrale di Asti. Adiacente alla pieve, ricostruita a fine ‘700, il campanile romanico.

Info: 0141.975056.

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A 9 kmla Galleria di San Damiano

Davvero una scoperta Palazzo Carlevaris, costruito nel Settecento, in cui ha sede il Municipio. Si cammina col naso all’insù nella Galleria con il soffitto a volta blu oltremare in cui si rincorrono stemmi, elementi floreali e geometrici. Nello studio del Sindaco, che si affaccia su piazza Libertà, pareti con tappezzeria damascata, arredi d’epoca (come nel resto del palazzo) e anche un pianoforte. Visite su appuntamento. Info: 0141.975056.

www.comune.sandamiano.at.it/it

6

A 10,5 kmil bosco dei tartufi a San Damiano

Una camminata per riconoscere le piante, comprese quelle tartufigene (tigli, querce, betulle, ecc.), in un luogo panoramico che induce alla meditazione e a osservare da vicino la natura. C’è tutto questo nel bosco dell’Associazione I Ricostruttori di borgata San Luigi. In autunno entrerà nel vivo la collaborazione con l’Associazione Tartufai Sandamianesi per simulare la cerca del tartufo. Grazie alle erbe aromatiche la tisana è assicurata.

Info: 349.7209915.

Hanno facilitato le visite sui luoghi Elisa Bolle e Flavio Torchio, vicesindaco e assessore di San Damiano, e Piero Perosino “del Curtois” (stranom locale) a Tigliole. Grazie a Alessandro Cerrato per la fotografia della Madonna con il Bambino.