Allarghiamo lo sguardo su Camerano e dintorni

Allarghiamo lo sguardo su Camerano e dintorni

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In paese
la chiesa parrocchiale

E’ un gioiello al centro del paese la chiesa di San Lorenzo voluta dalla famiglia Asinari: con un interno ricchissimo di decorazioni a stucco eseguite dalle maestranze luganesi (ricordate la reggia di Venaria?) dal 1630 al 1640. La volta dell’area absidale è un trionfo che lascia a bocca aperta. Una minuziosa opera di restauro ha restituito alle decorazioni e a parte delle cappelle il colore originario. Non temete se guardando vi sentirete osservati: soltanto di santi se ne contano 250…

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Info: 0141.992153.

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In paese
il sentiero dei contadini

Adesso sul sentiero dei contadini (3 km) che porta a Chiusano ci camminano soprattutto gli amanti dell’outdoor. Un tempo, invece, ci passavano i carri diretti alle vigne e, ancora prima, don Bosco, quando da Camerano si spostava a Montechiaro. La passeggiata, molto panoramica, si snoda tra boschi, gerbidi e noccioleti in mezzo a querce, peschi e ciliegi selvatichi, bagolari dalle possenti radici, frassini, gelsi, cespugli di biancospino. Chi è fortunato trova l’origano in fiore.

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Info: 335.6172776

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A 3 km
i Gorghi di Cinaglio

Nei primi anni Novanta del Novecento ha rischiato di vedere nascere, a poca distanza, una grande discarica di rifiuti; successivamente è entrata a far parte della Riserva Naturale della Valle Andona, Valle Botto e Valle Grande: è l’area dei Gorghi, lungo la Via dell’amore, ricca di fossili. Qui, un tempo, nelle vasche (di cui restano solo le sponde) si macerava la canapa; in questi boschi si ballava sotto gli alberi a Ferragosto e si credeva abitassero le masche. Ora si passeggia in tranquillità.

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Info: 0141.592091.

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A 6 km
i burattini di Monale

Sulla saracinesca la scritta: Museo dei burattini. Cosa ci sarà oltre? E’ da scoprire questo spazio speciale, situato al centro del paese (dove funziona anche una scuola di circo amatoriale), che organizza spettacoli, laboratori didattici, arteterapia: 600 burattini, marionette, pupazzi e 200 scenografie raccontano molte storie e soprattutto sono nati in contesti speciali (comunità terapeutiche, carceri, case di riposo) dove spesso la diversità diventa un fattore escludente.

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Info: 347.7027217.

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A 7 km
poesie e alberi a Chiusano

Leggere Alda Merini, Pablo Neruda, Herman Hesse sotto le piante che essi stessi hanno cantato: betulla, melo, castagno. Il Giardino dei poeti è un luogo da non perdere. Sotto ogni albero c’è il leggio con la poesia dedicata: si sosta con Quasimodo, Caproni, Emily Dickinson sotto il pioppo, l’acero, il pino, l’acacia, il cipresso, ecc. Il piccolo giardino, provvisto di panchine, è all’ingresso del paese, a poca distanza dalla scultura dedicata alla balena Marcellina del Mare Padano.

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Info: 335.6172776.

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A 11 km
le casegrotta di Mombarone

Scavate nelle sabbie astiane, ricordano i sassi di Matera: sono le casegrotta di Mombarone (Asti) che sulle pareti portano ancora i segni del Mare Padano. Piccole e dignitose case contadine, alcune dotate di porte e finestre, abbandonate definitivamente negli anni Trenta del Novecento. Altri spazi servivano come cantine e stalle. Ciò che resta del lavoro della campagna si vede negli oggetti e arredi raccolti nelle casegrotta, raggiungibili con una breve passeggiata tra il verde.

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Info: 349.2352886

Prima di raggiungere i luoghi segnalati si consiglia di telefonare per verificare: giorni e orari di apertura; svolgimento di attività ed eventi secondo le disposizioni anti Covid.

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Grazie a Marisa Varvello, preziosa suggeritrice di luoghi; a Valter Penna per la visita alla chiesa di San Lorenzo; a Marco Rosso per la foto sul sentiero dei contadini.