Come in una favola: i bambini scoprono la balena Emilia


Come in una favola: i bambini scoprono la balena Emilia

Svelata la sorpresa a conclusione di “Tracce vicine di mari lontani”. Si replica il 3 novembre

Che cosa c’è di più magico che imbattersi in una balena?
E’ quanto è accaduto, ieri pomeriggio, ai bambini che hanno partecipato a “Tracce vicine di mari lontani”, l’appuntamento del Parco Paleontologico Astigiano iniziato al Museo dei fossili, nel capoluogo, e proseguito al geosito di Cortiglione e al Centro visite di Vigliano, dove si è fatta apprezzare la ricostruzione della Viglianottera.
Poi, dopo un breve trasferimento a piedi, i ragazzini sono stati allertati dalle guide escursionistiche ambientali Federico Imbriano e Gianluca Poncini: “Dicono che qui intorno esista ancora un angolo di Mare Padano… proviamo a cercarlo… c’è una favola che ci aspetta”.
Accolti in un luogo speciale che aveva tutta l’aria di essere il grembo del mare, i bambini si sono trovati davanti a Emilia, balenottera di dieci metri di lunghezza e di incontenibile vivacità: veri gli sbuffi del cetaceo, tra inaspettati effetti sonori, e anche il movimento della lingua, nella grande bocca spalancata alla ricerca di cibo.
Sul fondo sabbioso si è lasciata studiare e accarezzare, Emilia, e scoprire a poco a poco, in un gioco che non ha previsto spiegazioni (di cos’è fatta la balena, chi l’ha inventata?), ma solo stupori: perché è così che succede nelle favole. Forse un giorno arriverà anche un capodoglio oppure i delfini, chissà.
L’incanto di cullarsi in una storia fantastica (senza però mai perdere di vista il fatto che il Mare Padano nell’Astigiano è esistito davvero) sarà replicato domenica 3 novembre con lo stesso programma e, il Parco Paleontologico ne è certo, con le stesse emozioni.
Oltre che i bambini, si attendono anche i genitori perché “Tracce vicine di mari lontani” si rivolge, in particolare, alle famiglie. Prenotazioni e info: 0141.592091; 340.3506539.

Nella foto: la balena Emilia

Balena Emilia