1) una macchia boschiva di 120 ettari che conserva intatta le suggestioni del Monferrato di un tempo – i luminosi querceti di rovere dei dossi e il bosco planiziale di fondovalle, esplodono in un’infinità di tonalità di verde
2) la peculiarità della flora che racchiude in spazi ristretti elementi tipicamente mediterranei accanto a specie montane – il tappeto erbaceo del bosco che con le estese fioriture primaverili costituisce uno degli aspetti esteticamente più spettacolari riscontrabili nel parco
3) il parco e l’acqua un binomio, garanzia di elevata biodiversità. Le fonti, i rii e il fiume. La qualità ambientale dell’area protetta è confermata dalla varietà e ricchezza di specie delle comunità di invertebrati bentonici delle acque correnti e avvalorata dalla presenza, nei rii Ronsinaggio e Rabengo, del raro gambero di fiume.
4) la rete dei sentieri che caratterizza l’area protetta permettendo al fruitore una gradevole e totale immersione nella natura
5) la carta d’identità gastronomica e l’accoglienza: i rilievi del parco sono generosi, non a caso regalano frutti straordinari come il tartufo ed il vino – nel cuore del bosco c’è la “casa del parco” centro didattico, ostello, luogo ideale per la sosta ed il soggiorno, base di partenza per le escursioni nel territorio
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